Sono questi preziosi farmaci che intervengono sulla crisi in acuto. Non hanno capacità di prevenzione delle crisi . Tale azione è svolta dalle cure di profilassi.
I triptani agiscono su zone speciali per potenziare l’azione antidolore della serotonina. Hanno effetto sui vasi sanguigni. La refrattarietà si evidenzia in circa il 35% dei casi.
Il primo triptano è stato il Sumatriptan , entrato in commercio agli inizi degli anni ’90. Ora vi sono molti triptani. Ovviamente appartengono alla stessa categoria farmacologica, ma non sono identici tra di loro
Le caratteristiche cosiddette farmacocinetiche ci aiutano a capire quale triptano potrebbe essere più confacente al nostro caso e perché.
T max –Il tempo massimo in cui si raggiunge la concentrazione adeguata ad un effetto: in ordine da chi è più veloce a chi è più lento indichiamo: Rizatriptan poi Zolmitriptan, Sumatriptan, Eletriptan, Almotriptan, Frovatriptan
– Più elevata è la Tmax maggiore è la percentuale di persone che trova sollievo nel campo delle 2 ore dopo l’assunzione.
Emivita plasmatica: il tempo durante il quale il farmaco resta attivo: in ordine da chi è più persistente a chi viene più velocemente inattivato: Frovatriptan e poi, a distanza, Naratriptan, Eletriptan, Almotriptan, Sumatriptan, Rizatriptan. SE devi combattere crisi estremamente lunghe o facili alle rapide recidive questo è un parametro che t’interessa.
Biodisponibilità per os (per bocca): la possibilità che il farmaco sia disponibile nei tessuti: In ordine decrescente Naratriptan, Almotriptan , Eletriptan, Rizatriptan, Zolmitriptan, Sumatriptan
NB DA Notare Bene: Sumatriptan supposta ha una grande disponibilità , cioè può esser facilmente utilizzato dall’ organismo
NB Ancora da notare che le formulazioni orodispersibili sono più agevoli da usare ma non implicano migliori caratteristiche di biodisponibilità
Capacità di pentetrare nel Sistema nervoso quindi di impattare le strutture che funzionano con la serotonina per controllare il dolore. In ordine dal primo all’ultimo vagliati: Eletriptan, Rizatriptan, Zolmitriptan, Sumatriptan. C’è da dire , per esempio che se Sumatriptan è stato valutato così in basso, nostri studi di spettrofotometria dimostravano la presenza di Sumatriptan a livello del Sistema Nervoso centrali bastanti a determinare eventi anche rilevanti sul sistema dell’analgesia Centrale.
DOSE MASSIMA: 8-10 pezzi in un mese per non più di 3 mesi. Per un tempo più lungo ovviamente la dose deve intendersi abbassata, in genere dimezzata
Interazioni farmacologiche certe: Rizatriptan, Zolmitriptan, Eletriptan
Interazioni con anticoncezionali orali (si stia ben attenti è difficilissimo far scendere l’indice di protezione detto di Pearl sotto il 99,9 quindi questa interazione va interpretata, antimicotici
I triptani sono da EVITARE
-In pazienti con patologia coronarica o in soggetti con fattori di rischio per malattie cardio-cerebrovascolare- Quindi ceck –up finalizzato prima di iniziare l’uso
-In pazienti con ipertensione non controllata – farsi misurare la pressione almeno 2-3 volte prima di iniziare
-Da evitare in genere in pazienti con insufficienza renale o epatica
– Cautela nell’epilessia e nei traumi cranici
ALCUNE FORME IN CUI IL TRIPTANO NON SEMBRA ESSER L’INTERVENTO ADEGUATO
Emicrania emiplegica familiare
Emicrania basilare
Emicrania con aura cosiddetta oftalmica
Emicrania con aura molto prolungata
-Età d’uso dai 18 ai 65 anni. Nei pazienti anziani è stato talvolta usato l’almotriptan, fatte le debite considerazioni esposte nel capitolo EVITARE
-Nell’adolescenza, dai 12 ai 17 anni : sumatriptan 2 inalazioni da 10 mg nelle 24 hr -Indicazione ministeriale
Poiché gli altri triptani per somministrazione orale non hanno ad ora ricevuto indicazione ministeriale sono prescrivibili ai ragazzi solo previo piano terapeutico approvazione del comitato etiico accompagnato dal consenso informato dei genitori
COME SCEGLIERE UN TRIPTANO
Restando fermi che ci son condizioni per cui si debbono evitare i triptani – VEDI CAPITOLO EVITARE
Si deve tener conto che non esiste un triptano ma una gamma di farmaci
Per dichiarare invalido un triptano si dovrebbe provarlo in 3 attacchi diversi
COSE DA NON FARE E COSE CHE E’ POSSIBILE FARE
Non si possono associare 2 triptani. In caso di recidiva della crisi bisogna aspettare ALMENO 2 ore prima di passare ad un altro. MAI ad un terzo
Si può associare un triptano ad un FANs (aspirino simili)
TRIPTANI ED EFFETTI AVVERSI
1-Senso di costrizione alla gola
2-Senso di oppressione precordiale (peso sul petto)
3-Umore alterato
Vi sono altri effetti collaterali ma meno frequenti
Vediamo soprattutto i punti 1-2: Oddio un infarto
In realtà si è visto che in chi usa correttamente ed entro i limiti di dose, evitandoli se è un paziente a rischio, non si è verificato alcun problema di questo tipo. Tali studi son stati condotti su ampie popolazione
IL LARGO USO DI TRIPTANI E LA CRONICIZZAZIONE
Ormai si sa che superare le 1-2 dosi di trattamento/settimana per interrompere la crisi peggiora il dolore. E’ anche vero che è , per i sofferenti devastati dalla malattia rispettare queste consegne. Vogliamo qui solo confrontare il potere di trascinamento dei triptani con quello di altre sostanze usate allo stesso scopo
La medaglia nera va agli oppiacei
A distanza bassissima tra loro sono FANs (cioè tutti gli aspirino simili) ed i triptani
Triptani e gravidanza
I triptani non sono raccomandati in gravidanza. Però nei feti di donne che ne hanno fatto uso quando gravide NON si sono manifestati effetti teratogeni. Il bambino può essere un poco sottopeso alla nascita.
Nota: L’articolo ha scopo informativo ed in niente sostituisce il giudizio di un esperto ottenuto a seguito di accurata diagnosi come anche di valutazione delle condizioni generali del singolo paziente, così come sancito dalla legislativa italiana