Che tipo di cefalea ho?
Il termine cefalea non significa niente di più che mal di testa. Quindi é un termine molto generico, per questa ragione bisogna saper di che tipo di mal di testa si sta parlando . Altrimenti non si fa diagnosi.
NB La diagnosi è un fattore fondamentale per la terapia ma non è certo l’unico. Per una terapia si devono tenere di conto molti parametri che cambiano da individuo a individuo.
L’ emicrania senz’ aura
Questo termine si oppone ad “emicrania con aura”
L’ emicrania senz’aura rappresenta una forma di cefalea primaria molto diffusa. Gli attacchi sono caratterizzati da dolore tra moderato, severo o invalidante. Il Global Burden of Disease Study 2010 (GBD2010) ha stimato che l’emicrania sia al terzo posto tra le malattie che investono la popolazione e questo è particolarmente pesante da conciliare con le necessità lavorative e sociali specialmente nelle aree industrializzate. Nel 2015 il Global Burden GBD2015, ha collocato l’emicrania al terzo posto, tra le top ten delle patologie che creano disabilità sia nella popolazione femminile che maschile sotto i 50-55 anni d’età
Il dolore
- Il dolore è pulsante
- Il dolore può diventare anche completamente disabilitante alle attività quotidiane e sociali e questo è legato, sia al fatto che l’attività peggiora il dolore sia al fatto che questo tipo di cefalea si associa molto spesso con fastidio alla luce, ai rumori, agli odori
- Si associa spesso a disturbi del sistema vegetativo, cioè di quel sistema che è coordinato da una centralina del nostro cervello e regola il funzionamento(o il malfunzionamento) dei nostri visceri
Le alterazioni del sistema vegetativo che possono accompagnare l’attacco di emicrania senz’aura sono:
- Nausea sino al vomito. Disturbi dell’ alvo e della vescica/uretra ( alterazioni della defecazione o bisogno di urinare )
- Alterazione del riflesso cardiaco-posturale: la pressione non incrementa in modo normale quando ci si mette in piedi quindi sensazione di svenimento-malore-sbandamento.
- Sbadiglio. Non frequente ma, se si presente è ripetuto e non controllabile
Caratteristiche Fondamentali dell ’Emicrania Senz’Aura: Si può riassumere dicendo che l’emicrania è un dolore invalidante, disabilitante a cui partecipa tutto il corpo del sofferente a causa di senso di malessere, nausea, fono-fotofobia, fastidio agli odori (osmofobia), impossibilità a fare movimenti modestamente veloci con la testa. Il criterio della disabilità è un criterio che vale molto di più, quando si deve fare diagnosi, che non il focalizzarsi sul fatto il dolore sia lateralizzato: cioè interessi più il lato più a destro che a sinistro o viceversa .
D’altra parte si aprirebbe qui una discussione che si concentra sulla lateralizzazione del dolore: La lateralizzazione è oggetto di molti studi. In sostanza la lateralizzazione del dolore è frutto di modalità sia genetica e epigenetica di integrare sensazioni e comandi da parte delle nostre strutture cerebrali, quindi cambia a seconda degli individui e delle condizioni che questi vivono
Cronicizzazione: L’emicrania senz’aura è la forma di cefalea che più facilmente può cronicizzare. La forma cronica è diventata, negli ultimi 30 anni sempre più frequente e soprattutto più frequente in persone molto giovani.
Perché viene l’emicrania? Quali le Cause dell’Emicrania
E’ ormai consolidato e condiviso che l’origine sia centrale
E’ condiviso da molti ricercatori il fatto che l’origine sia connessa ad
alcuni trasmettitori utilizzati dalle nostre centraline di comando nel sistema nervoso che è poi quello che conduce tutto: dalla coscienza, all’umore, al movimento, al battito cardiaco, ai nostri ritmi biologici. Senza di quello saremmo delle amebe: organismi simili alla gelatina, composti da una cellula gigante senza cervello, la cui massa cresce in automatico in presenza di cibo – sono ghiotte di avena- e poi basta
I fattori d’origine di queste malattie dolorose non sono 1 e solo 1, quindi la spiegazione risulta articolata; per questo abbiamo dedicato ad alcuni meccanismi causali anche alcuni capitoli di questo sito : per esempio HPA, microbiota, stress. Ma la causa principale?
-La causa principale consiste in un deficit dei sistemi che controllano il segnale sensitivo doloroso e lo lasciano, così libero di imperversare, in grado diverso sa seconda degli individui. Perché in grado diverso?
*Perché è un tratto che si eredita, quindi l’eredità può esser di grande o piccola entità
*Inoltre, ognuno di noi deve fare i conti non solo con la sua genetica ma anche con l’epigenetica che si può definire il come le cellule “ricordano – oppure cercano di dimenticare“ l’impatto con l’ambiente.
*E si devono fare i conti anche con la capacità di ciascun individuo di interagire/dare risposta agli stimoli ambientali: stress (VAI A STRESS)
Ognuno quindi ha le sue personali carte in gioco, ed è per questo che estendere l’esatta diagnosi non basta. Basta solo per dare una descrizione iniziale efficiente. Le cefalee sono malattie in sé disuguali, perché i meccanismi, seppure molto simili non sono esattamente uguali per tutti
Per curare bisogna conoscere l’interazione tra tutti gli elementi che possono entrare in gioco.

Il Ruolo degli Stimoli Ambientali
I fattori ambientali, singolarmente osservati, in sé non sono né buoni e nemmeno cattivi e, soprattutto, non possiamo evitare la vita se si vuole vivere
Quindi se cercare eccessivi stimoli è dannoso per tutti, non aver stimoli è uguale a non essere vivi. Quindi non ci dilungheremo nell’elencare fattori ambientali che potrebbero o no scatenare un attacco in più. Perché?
Intanto perché quest’argomento è già stato affrontato nel 1949 da Martin Davis che ha scritto pagine e pagine sui fattori che possono scatenare, innescare o, peggiorare – non essere la causa, cioè il meccanismo di origine- un dolore centrale, categoria a cui appartiene tutto il capitolo delle cefalee primarie
*Alimentazione, *Variazioni/escursioni altimetriche, *Variazioni climatiche (vento, Pioggia Cambio di stagione, *Emozioni/ Emozioni negative *Arrabbiature E allora che cosa si può realisticamente fare? Pare ovvio che nessuno può evitare le stagioni, il vento o i monsoni , a seconda del luogo che abita, non può evitare i dolori del cuore. Si può fare una lista di cibi che possono creare disturbo e precisare però contestualmente che c’è del falso o del rivedibile. Per esempio il vino fa male? Davvero? E chi l’ha detto? Molti. Si, quanto? 4 bicchieri non fanno bene a nessuno. Diciamo una quantità esatta – come era intuitivo la quantità ha un ruolo): ¾ di calice da degustazione fanno bene fanno male o non fanno nulla? Inoltre non si era considerato in che occasioni emotive e sociali si beve quel poco in più. Forse un bicchiere di vino non lo si beve quando siamo una festa, quando c’è stato un avvenimento importante, un incontro romantico? Crediamo che questo capiti un po’ a tutti. Bene noi abbiamo visto che non è il vino ma l’avvenimento che rappresenta la variabile più importante
Nicolodi M, Sicuteri F. Wine and migraine: compatibility or incompatibility? Drugs Exp Clin Res. 1999;25(2-3):147-53. PMID: 10370878. PubMed
Allora torniamo a parlare di come affrontiamo quello che chiamiamo Stress, corretta o scorretta che sia l’ idea che abbiamo di stress, vocabolo che significa stimolo senza definirlo né buono né cattivo. E vediamo che le aree che ci permettono di confrontarci con gli stimoli, dette in inglese stressor, sono connesse
-da una parte a strutture anatomiche cruciali per il dolore
-dall’altra a sostanze che parimenti sono basilari per difendere il nostro organismo dalla condizione dolorosa.
Sostanze che sono fondamentalmente rappresentate:
1 La Serotonina, il cui ruolo è stato introdotto da Federigo Sicuteri – IHS org people
“Serotonin in the central headache theory was the leif-motif of his research”
Cefalea in “Universo del Corpo” – Treccani
https://www.treccani.it › enciclopedia › cefalea_(Univer…
di Federigo Sicuteri, Maria Nicolodi – Universo del Corpo (1999) … id., La teoria serotoninica dell‘emicrania 1959-1991,
https://thejournalofheadacheandpain.biomedcentral.com › …
Sicuteri F (1972) Headache as possible expression of deficiency of brain 5-hydroxytryptamine (central denervation supersensitivity). Headache 12:69–72, 4262476, 1:STN:280:DyaE383mslGqtw%3D%3D, 10.1111/j.1526-4610.1972.hed1202069.x
Cefalea in “Universo del Corpo” – Treccani
https://www.treccani.it › enciclopedia › cefalea_(Univer…
id., La teoria serotoninica dell‘emicrania 1959-1991, “Annali Italiani di Medicina Interna”, 1991a, 6, 2, pp.
Federigo Sicuteri – Wikipediahttps://it.wikipedia.org › wiki › Federigo_SicuteriLa Teoria Serotoninica dell‘Emicrania — Stila la “Teoria Serotoninica” dell‘emicrania, prendendo a fondamento le alterazioni dei valori della …
2 La Dopamina
Negli anni ’70 Sicuteri ipotizzò che … la serotonina, la dopamina e la norepinefrina che… SISC , 2008
3 Il Sistema dei Cannabinoidi
Cannabinoids could prevent migraine, study finds – Medical …
https://www.medicalnewstoday.com › …
Cannabinoids could prevent migraine, study finds – Medical …https://www.medicalnewstoday.com › ..28 giu 2017 — Researchers have found that a combination of THC and CBD – two of marijuana’s active compounds – is as effective as existing drugs for …
4 Le Endorfine, morfine che il nostro corpo produce in via naturale
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0333102489009S10195
Enkephalinase and Angiotensin Converting Enzyme Inhibition … › Maria Nicolodi, Francesca Cangi, Gigliola Leoncini https://journals.sagepub.https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0333102489009S10195
Qualcuno potrebbe chiedere: “ Dov’è la prova inconfutabile che l’emicrania sia un disordine neuro-biochimico e che la vasodilatazione possa essere solo una conseguenza della liberazione ma non la causa dell’emicrania? “
-La risposta e la riprova stanno proprio nelle terapie di successo che si sono focalizzate, a cominciare dagli anni 60 fino alla sintesi dei triptani negli anni 90 e dei ditani poi nel 2020: terapie che sono incentrate sul dare “supplemento” di serotonina, oppure a garantire che la serotonina prodotta autonomamente non venga velocemente distrutta o riattivare i sistemi che funzionano con la serotonina. I farmaci a cui facciamo riferimento sono, in buona sostanza, tutti i serotoninergici, categoria introdotta nella terapia della cefalea da Federigo Sicuteri nel 1959, per arrivare ai ditani: il primo ditano è stato approvato dall’FDA nel 2019.
In effetti i ditani, nuovi farmaci che agiscono su un punto specifico d’aggancio della serotonina, sono analgesici ma hanno dimostrato di essere privi di capacità vasocostrittiva e per questa ragione, potranno esser usati anche da soggetti più a rischio cardiovascolare, impediti finora ad utilizzare i triptani.
Il puntare su farmaci che non inducono nessuna vasocostrizione scardina la teoria che vedeva la vasodilatazione come momento che innesca il dolore. In effetti dati contro il ruolo della vasodilatazione sembrano essere piuttosto antichi. Era infatti noto dai primi del 900 che la reserpina , farmaco usato molto tempo fa come antipertensivo fosse un vasodilatatore periferico (per esempio dava congestione nasale, senso di naso chiuso) ma non sapesse evocare cefalea.
Ma c’è ancora un altro approccio farmacologico nuovo che spiega definitivamente come ci sia un problema neurochimico alla base dell’emicrania e che chiarisce come quest’ alterazione biochimica consista , come abbiamo detto, in un deficit di controllo del dolore con conseguente ridondanza dello stimolo sensitivo/doloroso. Questo nuovo farmaco è rappresentato dagli anticorpi monoclonali anti CGRP. Il CGRP insieme alla SP è accolto in piccoli neuroni dentro il nostro sistema nervoso; queste cellule rappresentano la prima stazione di smistamento dei segnali sensitivi/dolorosi. Le sostanze SP e CGRP aumentano durante l’attacco di emicrania (Nicolodi & Del Bianco . Cephalalgia, 1994). L’anticorpo silenzia, per quanto possibile, questo primo step.
Sulla linea degli anticorpi monoclonali anti-CGRP, entrano in uso anche i gepanti, che forse non molto biodisponibili per via orale, utilizzano un principio d’azione sovrapponibile agli anticorpi-CGRP già in uso e non creano , negli esperimenti eseguiti, alcuna vasocostrizione
Cronicizzazione : L’emicrania senz’ aura è la forma di cefalea che più facilmente può andare incontro a cronicizzazione. In tal caso la cefalea è altamente disabilitante
NB I trasmettitori e sistemi, sopra indicati non sono i protagonisti Specifici della Forma Cronica dove entreranno in gioco altre e Differenti Sostanze.
Caratteristiche Genetiche ed Epigenetiche nell’Emicrania senz’Aura
La Genetica : Si, è patologia eredogenetica multifattoriale.
L’ Epigenetica : Si
EMICRANIA CON AURA
Come e quanto emicrania senz’ aura e con aura sono diverse?
A prescindere che l’emicrania sia con o senz’aura i pazienti soffrono i tipici dolori dell’attacco emicranico a cui si associano sintomi autonimici
- Fastidio alla luce, ai rumori, agli odori
- Dolore che è peggiorato, mai migliorato da movimenti, specie bruschi
- Stomaco in disordine o nausea e talvolta vomito
- Rigidità – dolorabilità del collo e della parte alta delle spalle
- Sbadiglio
- Senso di prostrazione, sensazione di “stare male”
Caratteristica dell’aura è che, inficiando alcune funzioni visive o motorie o della sensibilità , rendono incapaci di muoversi nello spazio
Se interviene l’aura il quadro cambia o meglio, le caratteristiche immediatamente più salienti si definiscono in:
- Strutture luminose in varie forme
- Zig zag luminosi
- Oscuramento di una parte del campo visivo
- Visione a tunnel
Vi sono anche altri tipi di aura
- Ipotono dei muscoli tanto da cadere
- Raro è il sentire musica o rumori che non esistono
- Disturbi della sensibilità e /o formicolio intorno alla bocca, alle mani
- Talvolta si può instaurare una difficoltà a parlare correttamente: sai cosa vorresti dire ma non sai dire le parole giuste e dici un vocabolo al posto di un altro
Dato che questi sintomi sono legati a un‘alterazione di funzione che riguarda transitoriamente le funzioni cerebrali è bene sempre porre attenzione alla terapia di queste patologie che si presentano, in genere, come attacchi non molto frequenti: possono essere alcuni in un anno. Molto spesso si presentano raggruppati durante un periodo per poi lasciare liberi periodi di tempo anche rilevanti
Può accadere che si abbia solo l’aura non seguita o associata a dolore eguale all’emicrania. Il comparire della sola aura è più frequente nei soggetti più adulti: quelli intorno ai 50 anni e oltre
La conclusione che se ne deduce è che in questa forma di cefalea si assiste a un‘emicrania che però è “arricchita” di manifestazioni neurologiche pertinenti le strutture cerebrali corticali che, per questa ragione sono dette lesioni neurologiche focali, cioè che riguardano delle specifiche funzioni e aree ristrette (focalizzate in aree) del nostro cervello. Sono problemi neurologici diversi dall’ictus perché sono benigni in quanto durano poco (15 min. in genere) e anzitutto perché dopo non restano deficit palesi. Però bisogna tener conto che siamo di fronte ad eventi che colpiscono e disabilitano delle strutture precise della nostra corteccia cerebrale. A livello anatomico quindi la forma con aura è diversa da quella senz’aura perché l’attacco di emicrania senz’aura è il risultato di “disturbi” a sistemi che sono lelle strutture profonde del cervello ed anche antiche , mentre l’ emicrania con aura ha il marchio di un coinvolgimento della corteccia del cervello il che la rende non è uguale a nessun altro tipo di cefalea
Il coinvolgimento corticale lo si vede bene durante un attacco anche con l’immaginografia corrente. Per esempio , se si ha occasione di scattare una serie di immagini PET mentre è in corso un’ aura visiva si vede proprio un’ “onda di alterazione di funzionale e quindi di alterata circolazione – i vasi sanguigni vengono fatti dilatare o stringere dalle sostanze neuro-biochimiche, quindi le vasocostrizioni e vasodilatazione son dovute al rilascio di sostanze che comandano queste modifiche. In effetti questo lo si sa già tutti perché tutti sappiamo tutti come si può diventare” rossi di vergogna ( vasodilatazione da alterazione livelli cortisolo, metaboliti serotonina, istamina ” o “ bianchi di rabbia ( vasocostrizione adrenalina) ” o ancora che “la rabbia fa perdere il lume degli” occhi ( vasocostrizione attività della serotonina e predominanza delle vie della noradrenalina); in tutti i casi vi è decremento degli oppioidi endogeni. Da questo dipende il fatto che vengano interessate anche altre sostanze: sostanze che hanno un ruolo evidenziato anche nell’ ictus: sistema degli oppioidi endogeni, equilibrio tra sistema Gaba-ergico (quello che è anche delle benzodiazepine) e degli Aminoacidi Eccitatori, che, per antonomasia portano a ipereccitabilità fino alla lesione anche irreversibile della cellula nervosa (Afridi, Giffin, Kaube, Goadsby. Neurology 2013)
Le prove che hanno messo in luce il coinvolgimento di questi sistemi (AminoAcidi Eccitatori, Sistema degli Oppioidi Endogeni) sono nei dati di ricerca e nelle terapie che mettono in luce 2 cose
- Molte volte l’aura, così come spesso l’ictus risente beneficamente dell’azione sul sistema oppioide endogeno, e questa è cosa nota dalla metà del 1900
- In genere i farmaci più specifici per le forme con aura modulano negativamente gli aminoacidi eccitatori
L’onda che si vede nelle immagini funzionali e che testimonia la disfunzione in atto in quel preciso momento non è uguale in tutti i pazienti perché segue parametri che diversificano tra i vari individui
a – intanto il tipo di aura può essere visiva, e allora parte da una certa zona (aree visive), ma può essere anche sensitiva- formicolii delle mani e della bocca e allora parte da altra area cerebrale
b- Inoltre ogni individuo ha una diversa cito-architettonica, che vuol dire che le cellule nervose non sono messe/connesse in modo uguale, quindi i sintomi dell’aura e la sequela dei sintomi non è uguale per tutti
Cronicizzazione : L’emicrania con aura è la forma di cefalea che meno facilmente può cronicizzare. Se il soggetto con emicrania con aura va incontro a forma cronica la cronicizzazione vede il sopravvento della forma senza aura. D’altro canto un cronico impegno della corteccia cerebrale sarebbe incompatibile con il concetto di benignità
Caratteristiche Genetiche ed Epigenetiche nell’Emicrania con Aura
Genetica: Si è multifattoriale (poligenico)
L’unica forma a trasmissione Mendeliana è una rara forma di emicrania con aura: l’emicrania plegica familiare legata al CACNA1 con cui però le altre forme non hanno in comune dati genetici del questo tipo
Gerola S., Battistini S, Stenirri S, Nicolodi M, Arnetoli G, Canova S, Binelli G. Bernardi A, Balan S, Ferrari M, Carrera P. CACNA1A gene non-synomynous single nucleotide polymorphism and common migraine in Italy: a case-controll association study with a micro-array technology. Clin. Chem Lab. Med 47(6): 783-5, 2009
Epigenetica : Si
Cefalea Tension-Type
PERCHE’ QUESTO NOME? QUAL E’ LA CAUSA
Questo nome dovrebbe non essere tradotto, oppure essere tradotto in modo fedele: Cefalea Tipo (quella che prima si diceva) Tensiva
Il nome in sintesi non è cefalea Tensiva è Tipo cefalea Tensiva
Il nome è: Cefalea Tipo una che veniva chiamata tensiva negli anni 60 del 1900.
Se questo è un giro di parole, infondo non è rilevante. Un nome serve a indicare una cosa o una persona, nessuno pensa che il nome Maria indichi una donna bionda con gli occhi azzurri, ma pensa solo che sia un nome per indicare una donna. In questo caso è la stessa cosa. Questo è un nome per una forma di cefalea: allora cominciamo con il dire cosa secondo tutti gli addetti al settore è
Il Dolore
Il dolore della cefalea Tension-Type non interferisce con le attività quotidiana e questa caratteristica rende questa cefalea totalmente opposta all’ emicrania che, invece interferisce, anche in modo invalidate con le attività quotidiane come salire le scale, fare un minimo esercizio fisico
Carratteristica Fondamentale: Il dolore della Tension-Type non è tale da inibire per esempio una corsa, l’andare in auto, il prendere al volo un autobus, andare a fare shopping o in palestra. Il dolore non è disabilitante e non ha un vero e proprio severo corteo di sintomi vegetativi come nausea , vomito, svenimento e pre-lipotimia (alterazione del riflesso cardiaco posturale) fastidio agli odori (osmofobia) ai rumori (fonofobia) rara anche la pesante fotofobia.
Si sarebbe tentati di dire che allora non è nulla di rilevante. E non è così perché diventa sfiancante se diviene una forma cronica quotidiana
Cronicizzazione: Se diventa cronica quotidiana risulta anche una forma che, pur senza picchi dolorosi devastanti come la cefalea a grappolo o come alcune emicranie che si arricchiscono di cortei vegetativi che includono nausea, vomito, astenia, senso di grave malattia, tuttavia mina le performances del paziente e diventa un handicap soprattutto per quanto concerne la concentrazione non solo nello studio o nei lavori d’attenzione , ma anche nell’interazione sociale. Questo è il momento che può pregiudicare la vita socio affettiva del paziente.
Da qui il fatto che non può in nessun modo esser considerata una forma da dimenticare e da non curare
Le Cause, i Meccanismi d’Origine
Se si volesse essere molto sintetici si dovrebbe dire che, anche in questo caso si tratta di un problema per cui i segnali sensitivi/dolorosi possono accedere alle centraline e del sistema nervoso senza esser adeguatamente filtrate dai sistemi che , in natura sono predisposti a moderare/modulare questi segnali
Sembra lo stesso discorso fatto per l’emicrania ma non è così.
-Non lo è perchè le sostanze che sembrano più abili a modulare questo tipo di dolore non sono le stesse.
Emicrania e Tension-Type sono quindi 2 entità distinte e rispondono pertanto a terapie diverse.
L’origine della forma tension- type cronica fa sì che
1 la strategia terapeutica sia davvero comprensiva dell’essere umano nel suo intero
2 poiché mette si mette in azione l’ambiente, le variazione neurochimiche dell’ asse HPA e di tutto il sistema nervoso autonomo sono da valutare
Abstracts Presented at the European Headache Federation …
https://journals.sagepub.com › doi › pdf
neurons in the central nervous system, possibly in combina- … CNS opioidergic system in chronic tension-type headache. M. Nicolodi.
Caratteristiche Genetiche ed Epigenetiche nella Cefalea Tension-Type
Genetica : Si e anche No. Non ci sono tantissimi studi. C’ è però indicazione che nell’origine di questa forma il 50% sia giocato dalla genetica
Fattori ambientali : Si In questo tipo di cefalea questa variabile gioca un ruolo uguale o anche maggiore del 50% nelle forme episodiche , quindi non croniche, dove invece la componente genetica sembra più rilevante
TRAPPOLE DIAGNOSTICHE CHE POSSONO FUOROVIARE LA DIAGNOSI
LA CEFALEA CRONICA DA CRONICIZZAZIONE DI EMICRANIA SENZ’AURA ASSOCIATA A LARGO USO DI SEDATIVI DEL DOLORE
Nelle forme croniche possono esser nascoste delle enormi trappole diagnostiche
In effetti un emicranico, quindi un paziente affetto da un tipo di mal di testa che ha precise basi neuro-biochimiche, utilizza in modo molto largo e frequente gli analgesici, i sedativi in acuto del dolore ( il termine medico esatto con cui denominarli è abortivi in acuto del dolore-) finisce con l’avere un dolore che può somigliare molto a quello di una cefalea cronica Tension Type. E perché?
- Perché il profilo oscillante del dolore è simile: non arriva mai a zero perché l’analgesico ( chiamiamolo abortivo in acuto per esser precisi) induce un beneficio parziale ma determina la scomparsa dei picchi di dolore così come dei problemi vegetativi (nausea , vomito) quindi il grafico del dolore delle due malattie diventa è praticamente sovrapponibile, ma questa somiglianza è farmaco-indotta, non naturale.
E questo è il punto numero 1
- Perché l’emicranico che prende al primo accenno doloroso e molto spesso il suo farmaco per gli attacchi, quello da cui spera più sollievo, cancella molto la caratteristica pulsante del dolore. Così i due dolori si somigliano abbastanza come qualità
E siamo al punto numero 2
- Perché il dolore , ripetitivo, severo recluta sempre più unità (neuroni) e questo serve a cronicizzare e a mantenere attiva la cronicizzazione ma fa anche un’altra cosa cioè “parietalizza” il dolore , sta a dire che dalle strutture profonde si trasferisce anche a quelle superficiali. La Parietalizzazione cos’è? Facciamo esempi di questo fenomeno che conosciamo tutti: Il dolore dell’appendicite: non si riesce a toccare la pancia di chi ha un’ appendicite in fase acuta perché il muscolo diventa dolente e duro come una tavola di legno. Un altro esempio che conosciamo tutti, un esempio drammatico, é il dolore dell’infarto cardiaco dove duole il braccio sinistro, dalla parte del cuore. Il braccio è sano ma il dolore viene percepito a quel livello
E tre : terza trappola e con questa la mimetizzazione di una forma con l’altra (emicrania travestita da “Tension-Type”) è completata e l’inganno, la trappola possono scattare. E se c’è inganno la terapia giusta si trova solo svelando l’inganno e siamo a 3
In effetti nessuno penserebbe di curare i muscoli della pancia di un malato critico per perforazione dell’ appendice o di recare aiuto a un infartuato curandogli i muscoli del braccio sinistro. Nello stesso modo, nessuno penserà che sia sciogliere che i muscoli di un paziente con cefalea cronicizzata sia il passaggio risolutivo, può essere invece visto , talvolta come aiuto e nell’ottica di una riabilitazione posturale oggi più necessaria di prima vista la permanenza a pc o in automezzi.