Cosa Fare, Cosa Non Fare
La cefalea è un dolore che può diventare inabilitante e incidere sul lavoro, sulla resa scolastica, cambiare l’umore di chi soffre.
La cefalea era misconosciuta fino agli anni ’50: allora veniva spesso confusa con la malattia mentale. Anche oggi può venire banalizzato è invece una malattia importante specie per chi deve usare la testa per studiare, lavorare, concentrarsi. Colpisce in modo grave 2 persone su 10. In alcuni casi può assume severità tale da associarsi ad altri dolori primari. Interferisce con la qualità di vita: il soggetto rende meno sia sul lavoro che a scuola.
- Di cefalea e di dolori primari si può migliorare fino al 90%. Il miglioramento avviene nella stragrande maggioranza dei casi dopo 2 anni di cure adatte. La cura deve essere sempre adattata al singolo paziente: ognuno di noi è un essere umano diverso dagli altri e deve avere la sua cura
- Non credere che al mal di testa e i dolori primari a questo correlati si risolvano col tempo. E’ rarissimo che questo succeda. Succederà quando sei molto, veramente molto anziano, ma intanto la vita è passata e non è passata bene
- Sottovalutare il problema della cefalea e dei dolori è un modo per aggravare la propria condizione nel futuro
- L’automedicazione è un modo per allontanare il benessere
- Assumere a lungo molti analgesici per calmare momentaneamente il dolore è scorretto e può danneggiare gravemente la salute
- Ogni essere umano ha le sue caratteristiche specifiche quindi non usare mai analgesici o cure perché le hanno fatte amici o conoscenti o perché lei hai lette sul giornale o su internet. Ricordare che la legge sanziona penalmente chi consigli terapie per internet: il nostro corpo va trattato bene. Per internet si danno pareri generali che in niente sostituiscono una visita
- Chiedere sempre il parere ad un medico di fiducia prima di usare un farmaco anche se si usano preparati che si comprano senza ricetta. Ricordare che anche preparati fitoterapici come i fiori di Bach hanno una loro tossicologia particolarmente rilevante in anziani ed adolescenti.
- Sottoporsi a moltissimi esami diagnostici, a tantissime indagini non è di utilità. Bisogna sempre farsi consigliare dal medico prima di sottoporsi a nuove indagini
- Ricordate che la cefalea si può bloccare completamente se si agisce in età giovanile. Una opportuna anticipazione della diagnosi può salvare dalla cefalea.
- Non sottovalutate quello che dicono i bambini. Anche loro, tanti di loro, circa il 30%, soffre di cefalea. Non si deve azzittirli ma aiutarli ora e subito
- E’ importante sapere e ricordare che esistono cure per la cefalea cronica
- Sia la cefalea che i dolori primari sono dovuti ad un deficit, geneticamente trasmesso, dei sistemi di difesa dal dolore. Ci sono cure capaci di riportare il benessere risanando questo deficit
- Lo stress ha un ruolo aggravante, pertanto malattie come distimia ansioso depressiva vanno curate contestualmente e non tralasciate
- Il ruolo dell’alimentazione come fattore scatenante è stato provato esser stato esagerato. E’ invece l’alimentazione da sfruttare come fonte di sostanze “protettive” specie in alcune età della vita come l’infanzia e la perimenopausa